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CorradoRE

by CorradoRe

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1.
Angelina 02:48
2.
Radio Aut 03:25
Vale di più spendere la vita per morire infine ammazzati Vale di più giocarsi la vita per chi nemmeno lo sa Poi ti dicono se l’è cercata e com’è andata davvero chissà Vale la pena morire per chi ha paura persino della verità Come pensare che tu non abbia tenuto alla vita All’amore al Sole alla Luna al viso dolce di una ragazza ..senza fortuna Ammazzato sui binari di un treno quando un treno di speranze lo guidavi tu Nel buio della notte che nasconde mentre la gente ancora dorme Ammazzato in una piazza di città davanti agli occhi del mondo intero Per mano di un ragazzo che non ha capito e non aveva capito alla tua stessa età Dov’è la libertà Valeva la pena morire per me se la tua vita poi non mi ha cambiato tanto Ma io lo so tu hai deciso così, hai deciso così Come io fin qui ho deciso di restare addormentato Ma io lo so tu hai deciso così, hai deciso così Come noi fin qui abbiamo deciso Di restare addormentati
3.
Falena 04:25
parto d’amore di fantasia, insieme di note e parole già note se avessi le mani grandi abbastanza ascolto la musica per compagnia, ascolto la musica qualsiasi tipo sia scrivo i miei pezzi strappandomi accordi di dosso come fossero abbracci di lontani ricordi cerco quei suoni che sanno di magia che riempiono i polmoni di grinta ed energia cerco nella musica di piangere le lacrime inibite salate spesso trattenute che non cadono più davanti ai fatti pesanti i fatti del mondo più indegni e sconcertanti raccontati alla tv tra lo sport e la rosa cronache di posti assai distanti troppo per chi pensa al terzo mondo credendo di vivere nel primo sogno proibito di fare canzoni che possano muovere alle rivoluzioni sradicare dalla mente della gente le catodiche radici delle televisioni ma certo una canzone non può sostituire quello che dovrebbe essere la coscienza civile a volte esprimo rabbia, rabbia, rabbia, altre volte delusione e nel buio la speranza di cercare nella luce della luna piena la certezza dell’abbraccio di una persona di cercare nella luce della luna piena con caparbietà e speranza come fossi una falena perché la musica viaggia nelle radio nelle vene della gente e arriva dove deve arrivare perché la musica viaggia nelle radio nelle vene della gente e arriva dritta al cuore suono la chitarra con un plettro di parole, suono la chitarra con un plettro di parole..
4.
Il tempo di sofferma sui miei pensieri echi musicali s’impongono galleggiano nell’aria leggera colorata del nero della notte nebbia che sospende timidamente la mia inquietudine e riesco a immaginare di stare dove voglio volando a desiderio sul tappeto di un bisbiglio di stare ad ascoltare il rumore della notte senza l’ombra di un rimorso, da patire dignitosamente uomo e tornerò domani con un sorriso a rivestire i panni che avevo già reciso a costruire ponti sui desideri che libero la notte e riesco a immaginare di stare dove voglio volando a desiderio sul tappeto di un bisbiglio di stare ad ascoltare il rumore della notte senza l’ombra di un rimorso, no, da patire dignitosamente uomo e tornerò domani, e tornerò domani..
5.
Vieni vicino a me questo è il momento di stare insieme, insieme per bere acqua pura per falchi e poiane e barbagianni la notte ricordi di un tempo che fu occhi sbocciati e lunari di un mondo che si apriva e che non è più fosco come allora il tempo che è moto d’amore la persona tua che è speranza che io comprendo speranza che io comprendo
6.
Guardami negli occhi cosa leggi Se tu potessi vedere ciò che vedo io Comunicare non sarebbe un’utopia Riscrivo sulle mie parole gli stessi concetti Ricalco nella mia mente gli stessi processi di sempre Ma questa strada interrotta Non ha ponti per farci abbracciare Cammino sui miei passi Resipiro i miei respiri Cammino sui miei piedi Mi morderei le mani Se avessi perso Ma questa strada interrotta Non ha ponti per farci abbracciare Dammi una bugia che illumini la mia Utopia È questo amore che ci lega La forza ancora vergine La saggezza degli anziani Il disincanto di arrivare
7.
Aria 04:48
L’aria tinge i miei pensieri di un colore che conosco guardo ancora senza umore un punto fisso nello spazio Non so dove sarò non so dove sarò
8.
9.
Tre Scalini 03:16
10.
11.
12.

credits

released August 3, 2018

Progetto: CORRADO RE


Produzione: MOODY MAMMOTH MUSIC
All "Recording" rights reserved to:
MoodyMammothMusic_©2016 - member of ASCAP since 2006


Musiche originali by Corrado Re
Eccetto "VIENI VICINO A ME" by Esper Russo

Testi originali by Corrado Re
Eccetto "TRE SCALINI e L"ULTIMO DEI SUOI GIORNI" by Luca Rivetti
"VIENI VICINO A ME" by Elgar


Arrangiamenti archi nella sezione "Acoustic" by Stefano Zazzera & Corrado Re

Arrangiamenti nella sezione "Pop" by Stefano Zazzera, Emanuele "Lillo" Ranieri, Corrado Re

Voce, Pianoforte, Chitarra acustica, Cori Corrado Re
Contrabbasso, Basso, Chitarra elettrica Emanuele “Lillo” Ranieri
Batteria, Percussioni. Programming, Chitarra elettrica Stefano Zazzera
Violoncello Federica Manciati
Tromba nel brano “Angelina” Angelo Olivieri

Registrato e Mixato da Stefano Zazzera presso Moody Mammoth Studio - Orvieto Italy 2014/16

Sezione "Acoustic" registrata "LIVE" presso Teatro Mancinelli - Orvieto Italy 2014

Mastering by Francesco Luzzi presso Mulino Recording – Acquapendente Italy 2016

Grafica by Emilio Celata – Graficamente – Pitigliano Italy 2017


Special Thanks to: Associazione Te.Ma., Enrico Paolini per la concessione dello spazio e del pianoforte Steinway & Sons nel Teatro Mancinelli.



Ringrazio infinitamente Stefano Zazzera per la passione e l’impegno dedicati al mio progetto (semplicemente geniale), Lillo e il suo esplosivo talento messo a disposizione dei miei pezzi, Federica e il sognante violoncello, Angelo Olivieri per il contributo prezioso e amichevole su “Angelina” (ho realizzato un sogno), Emilio Celata per la grafica del cd, Valentina e la sua incrollabile fiducia e pazienza.

a Dario e Giorgio

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